Dai dati della Letteratura e dalla nostra esperienza clinica emerge come le tre più comuni sindromi vertiginose periferiche
in ordine di frequenza siano
1) la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB),
2) la nevrite vestibolare
3) la malattia di Menière
La diagnosi è facile nella maggior parte dei casi basandosi:
sul tipico nistagmo di posizionamento (ottimamente evidenziabile con gli occhiali di Frenzel) nella VPPB,
sul nistagmo spontaneo orizzontale rotatorio ,con ipo o areflessia labirintica monolaterale controlaterale alla prove
di stimolazione calorica, (nella nevrite vestibolare)
o sulla classica triade sintomatologica ,ipoacusia fluttuante, acufeni e attacchi vertiginosi della durata di alcune
ore nella malattia di Meniere.
Altri due disordini vestibolari periferici vanno tenuti in considerazione per la loro relativa frequenza ma sono meno facili
da diagnosticare:
la fistola perilinfatica che richiede una timpanotomia esplorativa per verificare lo scolo di perilinfa ed
il conflitto neurovascolare che si manifesta con una intolleranza ai movimenti del capo intrattabile con terapie mediche.
Un ultimo capitolo riguarda le frequenti vertigini post-traumatiche
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